Artista estremamente sfarzoso, dopo un viaggio nel 1903 a Ravenna, rimase affascinato dai mosaici bizantini. L’oro musivo, eco dei lavori del padre e del fratello in oreficeria, gli suggerì un nuovo modo di trasfigurare la realtà e modulare le parti piatte e plastiche con passaggi tonali, dall’opaco al brillante. Tornato in patria nel 1907 realizza il “ritratto di Adele Bloch-Bauer”. Il dipinto più rappresentativo del suo “periodo dorato”. Adele viene trasformata in quest’opera in un idolo pagano, avvolto da un’atmosfera di temporalità e di estrazione del mondo; tale effetto è accresciuto dal fulgore dell’oro per via del quale l’opera cessa quasi di essere un dipinto assurgendo a dignità di gioiello. Acquistata nel 2006 per 135 milioni di dollari, l’opera mantenne durante quel periodo e per quattro mesi successivi il primato di dipinto più costoso del mondo